lunedì 1 settembre 2008

Alla ricerca del risveglio della Dea (1)





Vorrei soltanto ricordarvi
di preservare l’Amore sincero
(lo stesso che desiderate per voi)
alla Terra e a tutti i suoi ospiti.

Niente è così adatto e tanto efficace
alla conoscenza armoniosa dell’interezza,
per una vita più consapevole
sia nella buona che nella cattiva sorte.






L’Amore è una cosa meravigliosa

Amo la primavera ché risveglia in me l’Amore.
Il dolce profumo dei fiori schiusi
inebria la mia vera essenza.
Nell’odore salmastro che dal mare giunge
e nei tramonti dalle violacee sfumature,
nel cielo azzurro dell’immenso
e nello splendore delle sere stellate,
con la faccia rivolta alla luna
dimentica delle gelide notti invernali,
mi lascio cullare dalla nuova primavera
per scoprire ancora una volta l’Amore.

— C’è nessuno in casa?!? — La voce di Phatma fece trasalire Teresa.
Totalmente concentrata nel suo intento di comporre un’ode alla primavera, l’aspirante poetessa non si era accorta del rombo dell’auto che si era fermata davanti la sua casa.
Senza suonare la campanella la ragazza aveva aperto il cancello che dava sul giardino, e una volta entrata aveva sbirciato dalla finestra aperta della stanza da cui proveniva il caratteristico rumore emesso dall’uso della macchina da scrivere.
— Ciao! Non ti ho proprio sentita arrivare! Vieni, vieni. Su entra. — La invitò Teresa andandole incontro con un sorriso di benvenuto.
Phatma le sorrise a sua volta.
— È un bel pezzo che non ci vediamo, eh? Ho così tante cose da raccontarti che non riesco a decidere da quale cominciare. — Annunciò senz’altri convenevoli che due baci sulle guance.
— Perché non cominci con la buona notizia? Quella che ti ha regalato il sorriso smagliante che stai mostrando al mondo, intendo!
“Un sorriso proprio da primavera” pensò con piacere, notando anche la luce che traspariva nei suoi occhi. “Troppo spesso la sua bocca mi ha sorriso, ma non era felicità che leggevo sul suo viso!”
— Caspiterina! È proprio così palese?
— Sono state quelle stelline a suggerirmi una... storia d’amore. Perché d’Amore si tratta, vero? Saranno almeno un paio di anni che non vedevo più brillare quella luce nel tuo sguardo. Dài su, racconta! Com’è? Come si chiama? Da quanto lo conosci?
— Va bene, va bene, d’aaaccordoooo! — Si affrettò a rispondere Phatma cercando di fermare con un gesto della mano, quella valanga di domande alle quali la sua amica curiosa desiderava risposte.
— Dunque, si chiama Art, cioè Arturo ma preferisce farsi chiamare Art. È carino, dolce, romantico, uomo e bambino allo stesso tempo. È di media statura, ma... gggrrrrrrande!!! Con un cuore così! — Specificò Phatma con enfasi crescente, allargando le braccia come per mostrarle qualcosa di gigantesco.
La sua ospite le sorrise con tenerezza invitandola a continuare.
— ... e i suoi occhi sono color...  color... color ghiaccio di mare!!! — Disse infine con aria trasognata.
Appena udì quelle parole Teresa non riuscì più a trattenersi, e cominciò a ridere sonoramente.
— “Color ghiaccio di mare”... ah ah ah... “ghiaccio di mare”... — ripeté mentre si batteva la mano sulla coscia.
Aveva trovato così tanto divertente quella descrizione particolareggiata e languida, che non potè fare a meno di manifestare la sua allegria. Ma era contenta anche di vederla tornata alla normalità, di sentirla parlare come dovrebbe fare una qualsiasi ragazza di ventisei anni.
— Sì, sì, lo so. Lo ammetto: mi piace un po’... anzi, tanto... però ho già deciso di frequentarlo con gli amici. Almeno per ora. Sai, non vorrei imbarcarmi in qualcosa che ... — accennò con preoccupazione.
— Ehi, ehilà! Cos’è questo? “Il ritorno della tristezza parte seconda”? Dài, lo dicono tutti che l’Amore è una cosa meravigliosa! Su, su... di cosa hai paura? In fondo il mondo è bello proprio perché è vario, e perciò variano anche le persone che incontri, le situazioni che vivi, i sentimenti che provi. E non per ultimo, anche tu cambi crescendo, no?! Avrai pure imparato qualcosina dalla scorsa esperienza...
— Già, ma sapessi quanto è vero che fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare! Non so come spiegarti, ma mi sento come bloccata nei confronti dell’Amore. Mi sento delusa, arrabbiata, confusa... Ho tanta voglia di liberarmi da questo caos che mi tiene compagnia anche mentre dormo. Pure se la mia brutta esperienza con Walter è finita, i ricordi non mi mollano mai. No, no, no. Non posso legarmi con nessuno per il momento. Ho giusto un pizzico di fifa, devo proprio ammetterlo!

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