mercoledì 20 gennaio 2010

La Storia di Rima (2)


Il percorso per apprendere queste speciali Lezioni può essere lungo o breve, tortuoso o diritto, facile o difficile. Dipende dalla predisposizione alla ricerca della consapevolezza e dall’apertura mentale di chi le riceve.
Non si può apprendere al meglio quando si vive di preconcetti e pregiudizi (pensieri già preparati da altri, che servirebbero per una valutazione più rapida delle situazioni, delle persone...), o quando si vive di sola razionalità preconfezionata (ereditata e non sperimentata anche col cuore), o quando si vive nella miscredenza del Tutto (perché si rischia di non credere neanche nell’Uno da cui il Tutto viene emanato: e questo sì che è un vero peccato!)

Dunque vi dicevo, in quel periodo storico detto “boom economico”, la vita quotidiana sulla Terra era davvero diventata più facile. Purtroppo, però, presto si sarebbe appesantita di nuovo quella fulgida energia. Più o meno entro l’arco di tempo del “solito” ventennio.


Tra gli anni Settanta/Ottanta sarebbero cominciati a cambiare alcuni di quei valori culturali, che solitamente contraddistinguono un popolo da un altro, nella moltitudine delle Nazioni esistenti in questo mondo.
Ci sarebbe stato un gran bel cambiamento che avrebbe sì, reso gli uomini più liberi e consapevoli, è vero, però da quel momento in poi sarebbe stato sempre più repentino e radicale quel cambiamento. Così veloce e radicale da portare anche la confusione fra alcuni degli esseri umani delle generazioni più “vecchie”.


Insomma, il cambiamento che fino a quel momento era stato scandito dai ventenni terrestri, non avrebbe più atteso il normale passaggio delle generazioni. E quindi non avrebbe più atteso che la gente “fosse stata pronta” ad accoglierlo come era accaduto sovente per i cambiamenti precedenti, perché sarebbe giunto sempre più in fretta, sempre molto prima del “solito” ventennio.


Purtroppo, nonostante quella nuova condizione di libertà conquistata a duro prezzo, che senz’altro avrebbe facilitato l’opportunità di scelta nelle persone meno smarrite di altre, in un primo momento ci sarebbe stata non poca confusione fra la maggior parte di quegli esseri umani che non avrebbe avuto l’elasticità mentale per adattarsi. Una confusione mentale che, pian piano, proprio come fosse una sorta di contagio, sarebbe dilagata anche in altre popolazioni nel mondo.
Tuttavia, questo fatto si sarebbe rivelato tanto un bene (per il cambiamento in sé, per la libertà di scelta, per la possibilità di concepire uno stile di vita migliore...), quanto un male (per la collettività, per gli individui non pronti ad accettare cambiamenti repentini, per la conservazione delle culture...).


In effetti tutti sanno già che, per far sì che un cambiamento materiale sia funzionale nella società, bisogna che anche l’intelletto di chi costituisce la società sia pronto ad accoglierlo. Ne va della gestione ottimale del progresso!
Però, come vi dicevo, non in molti se lo sarebbero ricordato e non per molti sarebbe stato così facile accogliere il nuovo e gestire le grandi trasformazioni sociali, protagoniste degli anni Ottanta-Novanta.


E così, in un tempo troppo breve perché tutti potessero adeguarsi al nuovo, si sarebbe passati dal “primo passo sulla Luna” ai viaggi nello spazio, e dalle comunicazioni epistolari alle comunicazioni telematiche, e dalla macchina da scrivere all’epoca del computer, dalle foto su carta a quelle digitali...


Per questi ed altri motivi, anche lo Spirito di Pace si convinse che fosse proprio quello il periodo giusto per agire nell’Olam Jesodot. Non è che Lui si sarebbe mai sognato di “discutere” i desideri dell’Eterno (visto che gli Spiriti di Pace e di Luce vivono nell’Olam Beriah, il mondo più vicino a quello degli angeli, l’Olam Aziluth, dove si contempla Dio), tuttavia era importante che anche Lui fosse convinto di dover scendere sulla Terra per svolgere opere di pace. Ed era altrettanto importante che la Sua scelta fosse libera, nonostante per Lui fosse un dovere obbedire all’invito dell’Altissimo (Ain Soph Aur).


Lui desiderava aiutare quegli esseri umani che già s’interrogavano sul destino delle civiltà e sul destino di ogni uomo. Voleva aiutare coloro che già ricercavano nella Via di Luce il loro cammino. Li voleva aiutare a capire che presto avrebbero dovuto fare una scelta, e voleva aiutarli pure a scegliere da che parte stare, in un futuro che non sarebbe stato molto lontano a venire.
Un futuro dove gli uomini avrebbero assistito all’ennesima battaglia tra il Bene e il Male, ed alla quale avrebbero dovuto parteciparvi, volenti o nolenti!


Prima che scendesse sulla Terra, fu scelto anche il periodo in cui lo Spirito di Pace sarebbe dovuto tornare a casa. Insieme a Rima, se anche lei lo avesse voluto. 
Fu proprio come se gli avessero prenotato un biglietto aereo andata e ritorno!
Certo, non sarebbe tornato nell’Olam Beriah in senso definitivo, e cioè: per non viaggiare mai più. Infatti, tornando ad essere spiriti, sia lui e sia l’essenza di Rima avrebbero continuato ad essere presenti anche nell’Olam Assiath, tutte le volte che lo avrebbero desiderato. Era questa la speciale facoltà di ogni Spirito luminoso.


Il periodo che era stato prenotato per il ritorno, si sarebbe rivelato veramente molto difficile da vivere per la Nazione dove lo Spirito di Pace doveva andare a stare.
Infatti sarebbe stato un periodo di guerriglie calde e fredde, di confusione fra le generazioni vecchie e nuove, di ingiustizie palesi e non punite dalla legge umana...
Sarebbe stato un periodo molto turbolento, che poi sarebbe stato definito dagli uomini di quel paese “anni di piombo”, proprio per l’abbondante ferocia e violenza che avrebbero manifestato molti uomini e donne, terroristi e governanti di Stato, conservatori e progressisti, politici e apolitici...
Ma comunque sarebbe stato denominato, anche questo periodo, nonostante tutta la sua negatività, avrebbe funzionato come un’altro di quei momenti particolari che avrebbe caratterizzato una nuova crescita collettiva umana.

giovedì 7 gennaio 2010

La Storia di Rima (1)







di Terry Coen




La Storia di Rima









Proprietà letteraria riservata© 2005 by Enza Colotti
Il disegno in copertina è stato ideato da Enza Teresa Conte Colotti alias Terry Coen
1a edizione: finito di scrivere nel Marzo del 2005
già disponibile soltanto su CD








Dedicato a Maria, amabile sorella e amica fidata.
Compagna d’importanti viaggi, nel mondo fisico e nel mondo astrale.
Alunna e maestra del Vero Sentiero, guida spirituale e pacifica consigliera dalla soluzione sempre pronta per tutti.
Dispensatrice d’aiuto psicologico, filosofico, emozionale e pratico.
Dedicato ai frutti della sua fatica e sofferenza interiore, che restano in questa dimensione, in ogni cuore che abbia avuto modo di percorrere con lei almeno un breve tragitto di vita.
Frutti che restano al di là del tempo e anche dello spazio, perché sottile è la linea che divide la vita e la morte.
Beata mi sento per aver avuto la fortuna e il tempo di conoscerla nei suoi modi d’essere, nella sua essenza vera, nella sua celata saggezza.
Soddisfatta mi sento per averla frequentata con intensità e consapevolezza crescente, nell’arco del tempo terreno che mi è stato concesso.
Con Amore speciale
Enza



I


C’era una volta, e probabilmente ancora c’è, uno Spirito di Pace che abitava nell’Olam Beriah (il Mondo della Creazione delle Creature Sostanziali). 
Un bel giorno dall’Ain Soph Aur (il Nulla Primordiale, il non visibile, l’Uno da cui il Tutto si manifesta) fu deciso che, pur se per un breve arco di tempo, quello spirito luminoso sarebbe dovuto andare a vivere nell’Olam Jesodot (il Mondo terreno), in un periodo molto particolare tanto per il Mondo di Sopra quanto per quello di Mezzo.


Dall’alto di quel mondo luminoso fu presa questa importante decisione anzitempo, perché Ain Soph Aur sapeva che molto presto sarebbe giunto il momento in cui alcuni esseri umani predestinati più di altri, avrebbero avuto bisogno del suo aiuto per riequilibrare quell’antica lotta tra le forze del Bene e del  Male, che si svolge ormai da tempo immemorabile sulla Terra.
Naturalmente, prima di scendere fino all’Olam Jesodot, lo Spirito di Pace sarebbe dovuto restare per un po’ anche nell’Olam Assiath (il Mondo della Creazione delle Creature Fisiche).
Avrebbe dovuto restarci giusto per il tempo necessario a scegliere il corpo che lo avrebbe ospitato durante la sua permanenza sulla Terra. Ma non solo: avrebbe dovuto usare quel breve  lasso di tempo sia per conoscere meglio il  Karma dell’essenza che sarebbe appartenuta a quel corpo, e sia per informare l’essenza stessa su tutto quanto ci fosse stato da sapere, prima di farle pronunciare il suo assenso o il suo diniego.


Dunque, per la sua discesa in questo Mondo di Mezzo fu scelto un periodo storico particolarmente piacevole, che dagli abitanti di alcune Nazioni della Terra fu definito “boom economico”. Si trattava di un periodo di rilassamento, di voglia di vivere espressa in ogni modo, di voglia di leggerezza, di agiatezza...
Finalmente, i corpi e le menti degli esseri umani che avevano sofferto non poco a causa della guerra mondiale, avrebbero potuto permettersi di tornare a divertirsi, e giusto per il gusto di farlo. Sì, giusto per il gusto di tornare a ridere e vivere con animo leggero la vita, dopo quegli anni bui contrassegnati da una delle guerre più terribili.


Certo, le guerre sono tutte crudeli, tuttavia ce ne sono state alcune più cruente di altre, che hanno annientano la vita anche molti anni dopo la fine degli scontri armati, a causa delle nuove armi costruite proprio per fare il danno maggiore possibile.
Comunque erano state almeno un paio di buone ragioni ad aver convinto Ain Soph Aur a scegliere proprio quel periodo, per mandare il suo etereo messaggero a portare aiuto nell’Olam Jesodot.



Una di queste era rappresentata dalla crescita spirituale collettiva, che agli umani capitava  di vivere ogni venti anni circa.
E infatti, facendo un calcolo approssimativo, la distanza che correva tra la prima guerra mondiale e la seconda, era di circa un ventennio. E corrispondeva più o meno ad un ventennio anche la distanza che correva tra la seconda guerra mondiale e il “boom economico”. Come pure quella che c’era tra il “boom economico” e gli “anni di piombo”.


L’altra buona ragione che aveva portato l’Eterno a scegliere quel particolare periodo, era rappresentata da quel “magico” momento di ripresa materiale che aveva facilmente predisposto la mente degli uomini del dopoguerra, in una fase di apprendimento tale e di voglia di positivo che questi avrebbero accolto senza riserve anche l’impossibile (o il miracoloso) in quel frangente.


E così non ci sarebbe proprio stato modo di sbagliare: il messaggio che lo Spirito di Pace avrebbe portato in quel periodo agli esseri umani, contando proprio sulla loro predisposizione all’apertura mentale, sarebbe stato recepito dalla maggioranza.


Effettivamente, quel tempo si sarebbe poi rivelato un “terreno fertile” per il messaggero luminoso di Ain Soph Aur, perché avrebbe potuto mettere “i suoi semi” e questi non sarebbero andati perduti. Nonostante la leggerezza con cui gli esseri umani avessero cominciato a vivere il quotidiano, per esorcizzare quel periodo buio appena trascorso, avrebbero compreso il suo messaggio.


Già soltanto con queste due prerogative la sua missione avrebbe potuto essere svolta con soddisfazione. Certo, ci sarebbero voluti comunque alcuni anni prima del completo compimento della sua opera. Ma d’altra parte, i due decenni che sarebbero trascorsi tra il suo lavoro e i frutti di questo, erano addirittura necessari affinché il tragitto della consapevolezza umana seguisse correttamente il suo corso naturale.


Lo Spirito di Pace sapeva che ci volevano tanto le motivazioni giuste quanto il momento giusto, perché il suo messaggio fosse inteso nel modo più appropriato. C’era dunque bisogno di una spontanea apertura mentale. Se non soprattutto!
Infatti, perché si possano apprendere le Divine Lezioni di Vita, è praticamente d’obbligo un percorso che comprenda almeno quattro fasi:


- ascolto (per prima cosa bisogna imparare ad ascoltare con attenzione i consigli della propria Anima, perché essa non si perde mai nella menzogna, essendo sempre collegata col Divino);


-accettazione (poi bisogna accettare la verità che si sta ascoltando, proprio come quello che è: una verità. E bisogna accettarla nonostante, a volte, possa non piacerci, magari soltanto perché... semplicemente non siamo pronti ad accettarla. E così finiamo per sprecare le nostre energie nella lotta contro la sofferenza);


- comprensione (e bisogna capirla fino in fondo questa verità, nel suo vero e semplice significato. Perciò è necessario abbandonare quegli ostacoli alla comprensione, come l’orgoglio, che ci rende superbi; il rancore, che ruba le nostre energie costruttive; la razionalità, che ci fa elaborare così tanti pensieri fino ad ingarbugliarci le idee; il sapere umano, che di solito è limitato e non può darci le risposte a domande ancestrali e perché alla fin fine, c’è sempre qualche tessera del mosaico che manca...);


- azione (infine, bisogna cambiare/modificare se stessi con l’intenzione di migliorarsi: cambiare/modificare il proprio modo di pensare riguardo la conoscenza sulla storia della vita. E bisogna per lo meno cercare di agire secondo la volontà dell’Altissimo pur se non la comprendiamo con la nostra mente razionale, perché Egli razionale proprio non è...).



venerdì 1 gennaio 2010

La Storia di Rima (continua)

Namastè!
Benvenuti nel mio nuovo blog dedicato ai "libri preferiti".
Ho ritenuto necessario creare una libreria in questa piccola stanza, specialmente per metterla in ordine (più che altro!).
Effettivamente il primo blog stava cominciando a diventare una stanza con tante cose sparse in giro, e così... visto che si può fare l'ho fatto!
Non ci avevo pensato prima perché sono una novellina in fatto di blog, però apprendo in fretta (se non è matematica l'argomento da imparare allora si che imparo in fretta!!!).
Avevo cominciato a pubblicare il mio primo libro su "metà parola è di chi scrive, metà è di chi legge", e quindi ora farò un trasferimento... Da ora in poi sarà qui che troverete i miei libri.
(Visto che sto facendo ordine, lo pubblicherò così come l'ho creato. Dovrò omettere schemi e disegni però, perché ancora non so come si fa! imparerò, imparerò anche questo...)

PS: cara Fely, sono contenta che ti sia piaciuta la prima parte di questo libro, e te lo proprio devo dire che è stato il tuo commento ha darmi l'idea di creare questa "libreria nella stanza". Dunque, grazie per l'ispirazione e... buona lettura!