venerdì 25 febbraio 2011

Sanità e Santità (22)

9 marzo 2011 (ad alta risoluzione): "Appaiono ridotte le aree sfumate già segnalate a sin. Permangono le uniche due formazioni nodulari del diametro max di 1,3 cm in sede postero basale sin."
(0kkey... 1,3 cm ... non sono più millimetriche, cominciamo a parlare di centimetro, ma seguono rassicurazioni come sopra.)

15 novembre 2012 (con mdc effettuata al Campus): "Ridotto dimensionalmente il nodulo parenchimale del segmento basale posteriore del LIS (7 mm vs 13 mm del precedente). Immodificata l'atelettasia del segmento apicale del lobo residuo con bronchiectasie interne."
Mi dicono di stare ancora tranquilla ma intanto, per sentire altri pareri scrivo email al chirurgo che mi operò sette anni prima, il dott. C. (e anche a qualche altro dottore trovato in web):

oggetto: contatto giusto? (scritta il 4 novembre 2012)
Buongiorno dottor C., è il caso di dirlo... "chi non muore si rivede"!! E io sono ancora qui, dopo 7 anni dalla lobectomia. Ok vorrei scrivere ancora qualcosa, ma siccome non sono sicura dell'indirizzo email, per il momento mi limito ai saluti. Dunque, un caro saluto da Enza Colotti
Mi risponde che è molto contento di sentirmi in buona salute e trionfante mi dice che il tumore del polmone si può vincere.

Rassicurata di aver inviato il messaggio al giusto contatto, proseguo ad esporre per bene la premessa: tutto è cominciato due mesi prima dello scoccare del 5° (fatidico) anno, con la tac annuale di controllo eseguita al Forlanini. Passo alla storia dei noduli (che ho già esposto su) e gli chiedo se per venirne a capo è possibile usufruire dello screening che lui stesso visiona in quel periodo sempre al Forlanini.
Mi risponde che no, lo sceening è per persone che non hanno mai avuto una neoplasia polmonare. Io non ci rientro. "Se vuole può venire a parlare comunque con me".

Ah certo che lo vorrei: mi farebbe piacere parlarci (voglio venirne a capo)! Ho solo qualche dubbio sull'iter da seguire per l'appuntamento. Cioè, di solito con l'impegnativa si telefona al cup ma non si ha la possibilità di scegliere il medico. Presentarmi direttamente a reparto non mi pare il caso, e quindi chiedo consiglio per prenotarmi una visita che sia proprio con lui. Ma da questo momento (2012) ha smesso di rispondere (fino al 2016). E solo ora ho capito perché...

30 gennaio 2016: appuntamento con lui alle 20.00 (che sono diventate le 21.15) fissato tramite il Prof. S. di Latina che non sapeva neanche lui -oltre me- che la visita era a pagamento. In questa visita durata un quarto d'ora a dire tanto, con fare brusco mi dice: "E mo' io che ti ci posso fare? Ora bisogna diagnosticare. Dovevi venire prima da me. Ora devi andare in oncologia al DH... del S.Camillo! Fatti seguire da un solo oncologo!"

A parte il fatto che già lo avevo contattato “prima”, ma anche “dopo” eravamo rimaste che avrebbe dovuto contattarlo la dott.ssa C. nel 2014 ("è stata valutata l'ipotesi di una consulenza chirurgica per un eventuale intervento"), inoltre, proprio mentre andavo a parlare con il radiologo e il radioterapista, in quei giorni gli avevo pure telefonato per prendere un appuntamento ma... non era disponibile! stava fuori sede.
Evvabbeh... le cose vanno come devono andare. Comunque più tardi, dopo aver parlato con la dott.ssa L. che sostituisce la dott.ssa C., glielo comunico sotto a queste email del 2012 che sono stata al DH (e non l'ho fatto tanto per informarlo, ma piuttosto per ricordargli che lo avevo già contattato prima di oggi, e per fargli notare che non mi aveva più risposto. eeeehhhh quanno ce vo’ ce vo’)

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